“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare”. (Bertolt Brecht)

lunedì 25 gennaio 2010

Giuseppina Virgili: microimprese e abbandono delle istituzioni



Dal BLOG DI ANNARITA http://websomethingelse.blogspot.com/
Una notizia da far circolare


L'amico Marco di Splinder segnala il caso di Giuseppina Virgili, che, a sua volta, ha appreso da questo blog, da cui riporto l'articolo che leggerete di seguito.

Penso che l'unico modo concreto di cui disponiamo, per dare un segno tangibile della nostra solidarietà, sia quello di contribuire alla diffusione della notizia, perché le sole parole si dissolvono come neve al sole e svaniscono come foglie trascinate dal vento.

Riporto da Bistrot Chez Maurice.

La signora mi scuserà, ma fino a stamani*, quando è apparsa sugli schermi di Rai3 a Cominciamo Bene (il video sarà disponibile nei prossimi giorni), non avevo neanche mai sentito nominare Giuseppina Virgili. Non è una sconosciuta se Google dà oltre 120 mila voci per lei, ed esistono un gruppo di solidarietà su Facebook, un blog ed un sito che raccoglie le Imprese che resistono, come la sua.
Molti ne hanno parlano – fra gli altri qui, qui e l’Espresso qui – e c’è anche un programma per questo movimento al quale possono aderire tutte le piccole e medie aziende che hanno problemi nell’attuale crisi.
Bastano due soli numeri per capire la drammaticità della situazione:
sono 1608 i piccoli imprenditori del nordest che dall’inizio della crisi si sono tolti la vita, l’ultimo buttandosi sotto il treno della Venezia-Trento
sono 30 le aziende che ogni giorno chiudono in Italia.
Se i lavoratori dipendenti hanno al loro fianco le organizzazioni sindacali che li tutelano, e se le grandi aziende hanno voce in capitolo in Confindustria, quell’esercito di micro- imprese che lavorano nei diversi settori sono gli "invisibili", come ormai sono definiti. Neppure le cosiddette organizzazioni di categoria, Confcommercio in testa, si preoccupano di loro e li hanno da tempo abbandonati, salvo farsi vivi quando c’è da perorare il voto per qualche candidato locale.
Sono quelli che se chiudono non lasciano traccia se non nei libri contabili delle banche e dei fornitori, dell’Agenzia delle Entrate e – spesso – nei libretti neri degli usurai. Sono quelli che una volta venivano additati come l’ossatura portante della nostra economia, quelli che non ricevevano sussidi di nessun tipo dallo Stato, ma che facevano tanto comodo allo Stato per le sue statistiche ed il poderoso prelievo fiscale.

Anche la stampa comincia ad interessarsi di loro non più come evasori fiscali tout court, ma come entità economiche che stanno lottando a denti stretti per tener aperta la saracinesca ogni santa mattina, sperando che succeda qualcosa per raddrizzare la barca.
Sono aziende che occupano spesso marito, moglie, uno o più figli, uno o più dipendenti, nate di recente su un progetto di vita o in tempi passati, con generazioni laboriose che hanno mantenuto famiglie ed economie.

Fino ad ieri i problemi venivano lavati in casa perché la dignità e l’orgoglio di queste persone non permettevano di esternare la loro difficile situazione. Oggi, finalmente, hanno preso coscienza che la loro è una condizione condivisa dalla grande maggioranza delle imprese, che la banca che rifiuta loro credito lo rifiuta anche a centinaia e migliaia di altri "invisibili", che non basta sorridere perché i conti tornino in attivo.

Non c’è ricetta magica che li possa salvare, non c’è innovazione, liberalizzazione o globalizzazione che ridia loro speranza. L’unica cosa che vogliono è tornare a lavorare, per pagarsi i debiti e vivere. Non possono più aspettare.

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* Il riferimento è alla mattina del 20 gennaio 2010.
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P.S.
Questo blog sarà in intervallo per un pò di giorni per improrogabili impegni di lavoro
A presto!


Un pò la situazione di una parte del popolo italiano.
UNA METAFORA.. attuale

:-DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD

domenica 17 gennaio 2010

"Con il libro in una mano e la bomba nell'altra"



"FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO"

E QUESTI SAREBBERO COLORO CHE DIFENDONO I "VALORI CRISTIANI"

QUALI????



sabato 16 gennaio 2010

NO RAZZISMO




DIVERSO...PERCHE'? STRANIERO...DOVE? ALTRO...QUANDO? Siamo tutti parte del medesimo respiro. Smettiamo di accettare, per ignavia, l'esclusione e l'invenzione di nuove differenze. Non respingere, Accogli!

No LEGA NORD DAY Milano 6 marzo 2010 ore 14.oo NO RAZZISMO! NO OMOFOBIA! NO XENOFOBIA!

martedì 12 gennaio 2010

NON SOLO RAZZISMO. L'esempio e l'indignazione di Mamma Africa

Rosarno/ La rabbia di Mamma Africa: Ricostruiremo tutto


Roma, 11 gen. (Apcom) - E' grande la rabbia, forte la delusione, ferma l'incomprensione di Mamma Africa, la signora che da anni, ogni domenica, prepara da mangiare pazientemente al popolo degli immigrati di Rosarno. Si chiama Norina Ventre, ha 85 anni, ed è la 'mamma' morale di tanti ragazzi di colore costretti per disperazione ad abbondare la propria Terra in cerca di un lavoro, o meglio di un'occupazione per sopravvivere. Ma Mamma Africa non si arrende. Non è bastato veder mandare via tutti gli immigrati, distrutta la casa di campagna dove, insieme a un gruppo di volontari, organizza la mensa per centinaia e centinaia di extracomunitari. "Ricostruiremo tutto", assicura con la speranza che presto i suoi amici possano far ritorno nella città della Piana. Ma, sopra ogni cosa, Mamma Africa chiede al governo e alle istituzioni di costruire subito un centro di accoglienza per gli immigrati a Rosarno. "Non voglio morire - dice Norina Ventre raccontando ad Apcom il suo stato d'animo - prima di vedere un centro di accoglienza in questa città". "C'è rabbia, molta rabbia da parte di tutti - prosegue - oggi pomeriggio faremo sciopero perchè non vogliamo sottometterci" a chi discrimina questa povera gente. "Si vestono con i nostri vestiti, gli diamo da mangiare - aggiunge - e loro non chiedono niente, non vengono a rubare o a fare del male a nessuno, non toccano niente e nessuno, allora - si chiede Mamma Africa - perchè devono essere minacciati? Perchè devono essere trattati male?". L'odio di alcune persone è soltanto rivolto verso gli immigrati dell'Africa nera. "Ce l'hanno solo con i neri - afferma - gli altri che vanno a rubare, come ad esempio i rumeni vengono sopportati, mentre questi poveri disgraziati che vengono a rischio della vita non li possono sopportare perchè hanno la pelle nera". La speranza, adesso, è di ricostruire tutto. "Speriamo, ma per adesso ci fermiamo e vediamo come vanno le cose. A chi diamo da mangiare adesso? Alcuni vogliono tornare, altri hanno paura", spiega Norina Ventre, raccontando la storia di una ragazza di colore costretta per paura a lasciare la propria casa di Rosarno e a fuggire a Napoli. Questa ragazza, dice Mamma Africa, "tornerà a Rosarno e sarà ospitata a casa mia". "Speriamo - prosegue - che finalmente il governo accetti di fare un centro di accoglienza a Rosarno. Il presidente Loiero mi deve promettere che che farà un centro di accoglienza. Non devo morire prima di vedere un centro di accoglienza a Rosarno". Mamma Africa vuole davvero bene ai suoi ragazzi, li aiuta, li sostiene per come può, scherza e gioca con loro. "Quando ho compiuto 83 anni - racconta - li ho portati tutti al ristorante. Mamma, quanti anni hai, mi hanno chiesto? E io ho risposto scherzando: 23!. E tutti hanno iniziato a ridere". "Quando morirò - conclude questa donna forte dall'animo grande - ho detto ai miei amici che voglio essere accompagnata da loro. E come?, mi hanno chiesto. Ballando, ho risposto io. Ta-dan, ta-dan, ta-dan".



Questa si chiama non solo solidarietà.
Ma esempio concreto contro il razzismo.
Una nonnina, volendo potrebbe essere solidale anche con pochi spiccioli da dare a questi "disgraziati" o da portare in "sacrestia" per le varie raccolte.
L'esempio di Mamma Africa va ben oltre la solidarietà.
Il suo impegno non si limita solo a far da mangiare per questi "figli di nessuno" ma la sua lotta si estende nella denuncia di quel che accade e nella richiesta alle istituzioni di intervenire e nell'auspicio di una ricostruzione.
Certamente la sua opera è venuta fuori adesso con l'occhio del mondo puntato su Rosarno.
Infatti anch'io ho appreso di questa bellissima nonnina in questi momenti concitati .
Mi chiedo perchè queste notizie non occupano il giusto spazio nell'informazione di routine ed invece vengono alla luce solo quando il "misfatto" è compiuto.
Eppure io sono una che cerca le informazioni e non mi limito solo ai TG o ai giornali.
Sarà stata una mia svista? Oppure , invece, come temo, l'informazione è il colabrodo che da tempo si denuncia?
Facendo un reportage o anche un semplice servizio su Norina Ventre si sarebbero forse aperti gli occhi a qualche migliaio di italiani?
MAMMA AFRICA MERITEREBBE LE PRIME PAGINE DEI GIORNALI ED I TITOLI DEI TG.
Certo da sola non può risolvere i problemi, ne potrebbero risolverli altre cento e più persone come lei ... ma il suo esempio sia da monito per tutti noi, specie per chi è pervaso dall'odioso sentimento razziale. (Il rispetto delle regole è un conto, la discriminazione in base alla razza è un'altra)
Soprattutto, sia da esempio per i politici nazionali e locali che in questi giorni stanno facendo le passerelle in TV e sui giornali con i loro abiti firmati, dentro alle lussuose auto e con tanta di scorta al seguito.
Gente senza dignità. Sopra le nostre spalle .
Incapaci, corrotti, razzisti, FANNULLONI!

Miriam

sabato 9 gennaio 2010

I NUOVI SCHIAVI IN ITALIA


"Cristo si è fermato a Rosarno"

Questo titolo del libro di Carlo Levi, con il cambio della sola località, l'ho letta in vari blog .... a dire la verità , appena appresa la notizia al tg1, come un flash mi è apparsa davanti agli occhi della mente e, credo, a tanti di noi è successo la stessa cosa.

Allo scoppio della rivolta il ministro Maroni non ha avuto altro da dire se non le sue solite panzane. "In Italia è stata tollerata per troppo tempo la clandestinità"

A parte il fatto che stiamo a regime con la legge Bossi/Fini ormai da oltre i sette anni, i politici dovrebbero rispondere del loro operato quando l'ordine sociale per la mancanza di politiche adeguate va "a puttane" e scusate l'espressione molto forte.Maroni: «Clandestini troppo tollerati»Bersani: «Il ministro fa lo scaricabarile»
L'Idv: «Parole molto gravi». Bernini (Pdl) : «È una nuova schiavitù». Touadi: «Pronto a un incontro»
Ecco cosa sanno fare i politici... la nostra classe dirigente, lautamente sulle nostre spalle, strapagata e straprivilegiata.
Mi fanno incazzare moltissimo questi risvolti. Sono l'ennesima dimostrazione del clima di odio e xenofobico che si è diffuso nel nostro Paese.
Che dire??????
La sociologia e l'antropologia culturale non ci ha insegnato niente.
Lo studio olistico dell'umanità con l' annesso approfondimento delle differenze culturali non fanno parte delle conoscenze di chi è chiamato a governare questi fenomeni.La graduale transizione dell'Italia da luogo di emigrazione a centro di attrazione di flussi migratori di entità rilevante, provenienti dai paesi del terzo mondo e dall'Europa dell'Est, ha contribuito, anche nel nostro paese, alla ripresa del dibattito sul razzismo e sui conflitti etnici.
Si tratta di ambiti tematici affrontati ampiamente dalla sociologia e dall'antropologia oltre che dalla psicologia sociale di scuola americana, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra quando si presentava in modo deciso la necessità di elaborare modelli esplicativi di tipo scientifico per fenomeni come il nazismo e l'antisemitismo. Si possono citare a mo' di esempio, gli studi di Adorno e collaboratori su "La personalità autoritaria". Nello stesso tempo, si configurava l'opzione urgente di procedere all'integrazione o all'assimilazione nel tessuto sociale di gruppi etnici e razziali differenti che si riflette nella produzione teorica di sociologi come Merton e Parsons.
L'approccio di Parsons è definito struttural-funzionalismo, poiché si propone di individuare la struttura di fondo della società e di comprenderla mostrando le funzioni assolte dalle sue parti. Si riallaccia al funzionalismo di Durkheim, il quale riconduce ogni fenomeno alla funzione che esso ha all'interno dell'insieme di cui è parte, la società. Alcuni hanno proposto per la sociologia di Parsons il termine "approccio sistemico". Comunque, in linea di massima, ciò che Parsons si propone di fare è di integrare i due approcci opposti di Weber e Durkheim; il primo infatti pone l'accento sul ruolo dell'individuo, il secondo sul ruolo della società.
Lungi dal considerare i fenomeni etnici e razziali come arcaici e primordiali, Parsons vede nella presenza di differenze etniche, razziali e religiose non solo una caratteristica strutturale ed eliminabile della modernità, ma anche la possibilità evolutiva di una liberazione dalle dipendenze ascrittive che non sfoci nell'individualismo atomizzato ed anomico, bensì nell'articolazione di un sistema ricco e complesso di solidarietà integrate e garantite da una sfera pubblica che istituzionalizza insieme il principio del pluralismo e quello dell'individualismo democratico.
Il pensiero di Parsons analizza le dimensioni chiave di un problema con cui tutte le società occidentali sono oggi chiamate a fare i conti, offrendo spunti importanti per un ripensamento non nostalgico e neanche puramente formale del significato e delle possibili evoluzioni future del complesso della cittadinanza negli stati democratici.
Come si può evincere da questi pochi assunti della riflessione parsoniana questi problemi vanno affrontati con competenza e razionalità.
Tutto il contrario di quello che sta facendo questo governo.
In primis la "classe dirigente" che fa capo alla Lega. Loro non vogliono governare il problema .
Loro vogliono avere "la botte piena e la moglie ubriaca".
A loro non interessa l'ordine sociale. A loro interessa solo come sfruttare questi "poveri disgraziati" e poi montare il clima di odio tra la popolazione, mi si perdonerà quest'affermazione, a maggioranza profondamente ignorante.
Ignorante perchè non riesce a capire che le politiche adottate non sono adeguate e se la prende con gli immigrati e non con chi li sfrutta e poi li getta.
In Italia ormai vige, di fatto, lo schiavismo.
Un immigrato clandestino viene fatto lavorare più di 10 ore al giorno , c'è chi dice 14 ore, con una paga che si aggira intorno ai 20/25 euro giornaliere , in alcuni casi anche di meno.
Se ci mettiamo che vivono in condizioni disumane e alcuni di essi , per fame, si danno anche alla criminalità, le motivazioni per cui succedono fatti come quelli di Rosarno sono sotto gli occhi di tutti. RIFLETTIAMO.
Cosa ci fanno più di diecimila immigrati irregolari nelle campagne calabresi? E' ovvio, portano benessere a chi li sfrutta. Per farlo vivono in condizioni igieniche da porcile, sono pagati poco e in nero, non hanno nessun tipo di assistenza.
Questi episodi sono anche figli del reato di clandestinità voluto dai leghisti ed introdotto dal governo in carica.
Il reato di clandestinità non ha affatto diminuito i clandestini ma ha solo dato un'altra arma vergognosa in mano ai soliti noti sfruttatori, nuovi e vecchi latifondisti, nuovi e vecchi imprenditori.
Immigrati e cittadini italiani, entrambi presi per i fondelli.
Allora chiediamoci perchè accadono fatti così spiacevoli ...chiediamocelo fino in fondo.
Leggiamo, informiamoci, cerchiamo di capire dove stiamo andando.

Come disse Beniamino Placido:

"La conoscenza non è ricordare il sapere ma sapere dove andare a cercarlo"

venerdì 1 gennaio 2010

BUON ANNO...con sorpresa


Con l' aumento pedaggi si superano i 600 euro di aumenti nel 2010
L'aumento dei pedaggi autostradali, secondo le associazioni dei consumatori, aggrava il gia' pessimo bilancio sugli aumenti tariffari.
Tariffe: consumatori all'attacco
Con aumento pedaggi si superano i 600 euro di aumenti nel 2010
(ANSA) - L'aumento dei pedaggi autostradali, secondo le associazioni dei consumatori, aggrava il gia' pessimo bilancio sugli aumenti tariffari.Federconsumatori e Adusbef ricordano che si aggiungono a quelli di gas (+28 euro annui a famiglia, con ulteriori aumenti in aprile), benzina (+90 euro annui), rifiuti (+35 euro annui), servizi idrici (+18 euro annui), rc
auto (+130 euro annui) e, come prospettato dalla finanziaria, tasse aeroportuali (+3 euro ogni biglietto).

Leggo che ci saranno aumenti anche per il gas ... insomma il portafoglio del "popolo" con il 2010 subirà una ulteriore STANGATA
E...INIZIAMO PROPRIO BENE QUEST 'ANNO, ALL'INSEGNA DEL BENESSERE PER IL POPOLO!


Ho postato questa notizia solo come emblema (ironia della sorte) del benessere nel nostro Paese.
Certamente i rincari ci sono sempre stati ... sono un "adeguamento" ... per certi aspetti normali.
Non è normale però continuare ad affermare che tutto va bene, che gli italiani stanno bene, che la crisi è passata. Se mai c'è stata, poichè i nostri attuali governanti hanno sempre mimetizzato riguardo lo stato del nostro Paese che, come gli altri Paesi è stato ed è attraversato da questa crisi economica e finanziaria .
Certamente i rincari non spaventeranno i soliti "noti", per quelli abituati nella bambagia che saranno mai 600 euro di aumenti e non spaventeranno le tasche dei nostri politici ed amministratori che "campano" lautamente sulle nostre spalle , loro saranno solo impegnati a pubblicizzare che tutto va bene, che si tratta di aumenti normali e che il governo si impegnerà per contrastare l'aumento del costo della vita.
Poi non passerà molto tempo che uno dei soliti "brunetta" comincerà a scagliarsi contro il lavoratore dipendente, contro gli statali che, a loro dire, rappresentano la categoria dei fannulloni e che pesano sul bilancio dello Stato e faranno passare l'informazione che se, in Italia , le cose non vanno sempre bene la colpa è dei lavoratori della pubblica amministrazione, degli operatori della scuola, degli operai, di una parte di cittadini insomma.
Mai degli speculatori, mai dei banchieri, mai degli imprenditori e meno che mai della classe dirigente.
Si continuerà a speculare sul cervello della gente.
Sono di oggi le solite esternazioni leghiste che mi risparmio di postare, le potete leggere QUI invocano le solite riforme ... sono davvero stanca di sentire questo termine ..RIFORME,RIFORME ... ad ogni buon momento non hanno altro che da invocare le riforme .. anche nell'appello del Capo dello Stato Giorgio Napolitano questa parola, con il suo carico di significato, è stata citata ... ricordo l'appello dello scorso anno .. quasi identico ...

Mi sento di condividere quello che ha postato in un commento la mia amica Francy nel blog "La sinistra che vogliamo"
"Riforme.. non sento dire altro da quando vivo in Italia, tant'è che nemmeno il più preparato degli avvocati sa di preciso il numero delle leggi vigenti nel Nostro Paese. Ogni Governo ha "riformato" gli italiani di leggi su leggi fino a rimbecillirli. Si dice che "la legge non ammette ignoranza" e quando ci si trova in guai giudiziari dire al Giudice "non lo sapevo" a poco vale, ma il cittadino non sa che nemmeno il Giudice spesso sa! Ci manca poco che nei Tribunali italiani ci si senta rispondere "studia imbecille e poi ritorna, sarai più fortunato".Rieccoli nel 2010, dopo i vari Auguri per un Nuovo Anno migliore, a ripeterci che abbiamo ancora bisogno di riforme.. A quando una bella riforma che parta dai cittadini scritta su una lettera con ricevuta di ritorno e con tanto di licenziamento ai vari politici di destra e manca senza possibilità di rivederli ai vertici del potere????? Ecco un esempio di quanto gli italiani siamo "riformati" :

1. Gran Bretagna: 3.000 leggi

2. Germania: 5.500 leggi

3. Francia: 7.000 leggi

4. Italia: 150 / 200.000 leggi (qualcuno sostiene che siano addirittura 500.000).

Ho citato volutamente le Nazioni con densità di popolazione più o meno come l'Italia, la Germania è la più popolata fra le quattro (82.000.000 abitanti), eppure se la cava benissimo con sole 5.500 leggi.C'è da chiedersi siamo più in gamba degli altri o più furbi? La seconda che ho detto, perchè la stragrande ed inutile quantità delle leggi italiane sono APOLITICHE e ANTICOSTITUZIONALI, cioè ad uso e consumo dei vari politici che le hanno emanate e non certo per il bene della società, anzi negli anni hanno danneggiato e danneggiano l'intera popolazione.L'attuale Governo di "riforme" alias leggi ne ha varate già 90.000"

Ecco l'anno nuovo è iniziato ... la politica sempre sugli stessi "ATAVISMI"

Noi speriamo in una politica diversa.. noi non ci stancheremo mai di lottare.

Per noi le "RIFORME" sono la buona politica ...che guardi al futuro.

RIFORMA vuol dire onestà soprattutto nella politica, significa parlamento pulito e non espropriato , significa lavorare per i cittadini tutti ma guardare con un occhio particolare ai cassintegrati,agli operai, ai giovani che non trovano lavoro.Significa porre in essere politiche economiche adeguate che non permettano speculazioni.Significa stare dalla parte dei più deboli. Significa favorire l'integrazione degli immigrati, trattarli con umanità, pretendere il rispetto delle nostre leggi ma dargli anche accoglienza.Al nord dell'Italia c'è più sviluppo, più lavoro ... ma chi è che lavora nelle campagne, nelle aziende agricole, nelle fabbrichette , negli allevamenti et similia? La maggioranza è mano d'opera di provenienza immigrazione ... se lo chiedono i "signori" del nord e i "leghisti" cosa succederebbe se venisse a mancare questa mano d'opera? Per noi riforme significa, come mi ha scritto una carissima amica di blogosphere,(il cui blog è a questo indirizzo) significa riconquistare quello che una volta avevamo dato per acquisito. Un ricominciare daccapo.A credere. A sperare. A lottare.
Ma ce la faremo.
La rete mi fa ben sperare. Tutti voi, e non solo quelli che leggono questo blog.
Cito ad es. Lorenzo di Logos nella nebbia, Francy di Non può piovere per sempre, Chiara di Alba Viola, Vanda de il mio mondo di lana e poi tantissimi altri Daniele il Rockpoeta,Anna Di Un paese che ancora non c'è,Matteo de Il Cappellaio, L'incarcerato, Ornella Gemini d Un angelo chiamato Nike( è una mamma che si batte per la verità per Nike ,suo figlio, volato in cielo in circostanze misteriose ed oscure nel carcere di Solliciano, mai chiarite completamente, ella accanto alla ricerca della verità dnuncia tutte le incongruenze di questa martoriata società) Andrea De Luca, Adriano Smaldone, Pino,Amaranta e la new entry Doriana...che cito perchè è bellissimo scoprire che ci sono sempre più persone decise a continuare a lottare, a non arrendersi. Mi scuso se ho dimenticato qualcuno ....siete tutti meravigliosi. TUTTI,TUTTI....tanti blogger impegnati che lottano con un arma invincbile : la forza delle idee, quella del pensiero, quella della libertà. Nessuno mai ci piegherà.
Abbiamo dalla nostra, spirito critico, pensiero nostro, sappiamo criticare tutto quello che non ci piace, anche quando viene da sinistra, non siamo, non facciamo parte di nessun "convento", non facciamo parte del popolo "bue", nessun partito, nessun movimento ci piegherà, condivideremo solo quello che rispecchia il nostro modo di pensare, di credere, di auspicare ..e cioè una società più giusta, più umana, più solidale ... una società che dovrebbe mettere in condizioni ogni uomo di potersi creare il suo habitat dignitoso, nel lavoro, nella vita, negli affetti senza se e senza ma, senza distinzione di razza, di sesso, di religione.E' questo l'augurio per il 2010, quello che mi sento di fare e di condividere con voi.
"Finchè ci saranno persone dal cuore grande e generoso che non si stancano di sottolineare le storture, le aberrazioni, che a tutti i costi si vogliono far passare per normalità, e ricompattare quella memoria, storica e sociale, che troppo smesso va smarrendosi, nel revisionismo e nella rassegnazione.Sono grata a Blogosphere perchè mi ha fatto conoscere persone davvero grandi, forti, leali"
Questo me lo ha scritto una persona speciale ...io, oltre che a lei ... lo posto per tutti voi.
GRAZIE DEL VOSTRO IMPEGNO.
SE CONTINUIAMO, INSIEME SIAMO E SAREMO UNA FORZA!
BUON ANNO! UN BACIO!

Per augurio.... due video del concerto di Capodanno della Filarmonica di Vienna.

Sul bel danubio blu e la sempre bellissima marcia di Radetzky, che non è ,come si potrebbe pensare, una marcia per le forze armate, ma rappresenta un inno alla vita, alla gioia , all'uomo!









L'umanità si trova oggi ad un bivio.
Una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale.
Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene.
W. Allen

"L'uomo è uomo quando non è testardo. Quando capisce che deve fare marcia indietro e la fa. Quando riconosce un errore commesso, se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze e chiede scusa. Quando riconosce la superiorità di un altro uomo e glielo dice. Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura." (da "Il Sindaco del Rione Sanità" Eduardo De Filippo)

Un pò di cambiamenti

Curando un altro blog di politica "La sinistra che Vogliamo " insieme ad un gruppo di amici blogger,questo blog è in effetti una "fotocopia" dell'altro.Per tale motivo ho deciso di apportare alcuni cambiamenti soprattutto nei contenuti.
La politica analizzata criticamente,secondo il mio punto di vista, sarà sempre presente ma,accanto ad essa cercherò di discutere anche di altre tematiche che riguarderanno la società e l'individuo,il pensiero speculativo antico e moderno,i problemi del nostro tempo che possono anche travalicare il campo della politica come "fatto" in se.
Spero di essere compresa da chi mi legge
B L O G I N
R I S T R U T T U R A Z I O N E

VASCO ROSSI _BASTA POCO_